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Assaggi di dolce vita

Un formaggio nella letteratura, nel cinema, nella moda e nello sport
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Formaggio formaggio parmigiano, quali strane e grandi cose tu generi nella vita? Eschilo non sdegnerebbe di parlare di te, e neppure Sofocle forse. Conobbi la figlia di un illustre stagionatore di formaggio parmigiano. Era bella e delicata, una mimosa. Studiava il piano e le lingue e il disegno. Ma il formaggio calò d’improvviso, come suole, il suo prezzo, ed essa dovette andare a servizio, capite. Oh, dovremmo tutti mangiare tanto formaggio parmigiano pensando a queste cose.

Cesare Zavattini

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Fase di lavorazione e produzione del Parmigiano Reggiano - salatura delle forme
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Pulitura forme Parmigiano Reggiano
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Fase di lavorazione e produzione del Parmigiano Reggiano - estrazione massa caseosa
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Esperto battitore e Mastro Casaro durante operazioni di controllo forme Parmigiano Reggiano (produzione 1952)
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Scrittori, sceneggiatori, artisti, poeti, reporter. Feste, fiere. Cinema e televisione. Sport. Vita e cultura. Il Parmigiano Reggiano non è soltanto un alimento pieno di storia, valori, tradizioni di mani e di saper fare. È qualcosa che — forse per la sua qualità, per il suo sapore, forse per tutto quello che abbiamo già citato — si è legato profondamente con lo stile di vita delle persone che ha incontrato. Diventando il simbolo di zone e luoghi, portando con sé immaginari e ricordi, legandosi a eventi mondani e molto altro. Insomma, diventando parte della cultura di un Paese.

LETTERATURA

Le righe con cui abbiamo aperto questa storia sono di Cesare Zavattini. Uno scrittore, reporter, che tra le varie cose ha anche contribuito a dar vita al movimento del neorealismo scrivendo la sceneggiatura del film premio Oscar Ladri di Biciclette. L’immaginario di Zavattini, la sua poetica e i paesaggi che racconta vengono da una zona precisa d’Italia, la Bassa Padana. È una vasta zona dell’Emilia-Romagna dai confini poco precisi, ma che è situata in quella fascia che accompagna il fiume Po. Cesare Zavattini è stato fra i migliori cantori di tutto questo territorio. Un territorio che comprende il Parmigiano Reggiano, dove questo formaggio è parte della quotidianità delle persone, e a volte sostiene intere piccole comunità. Zavattini ha raccontato questi grandi spazi, le pianure e i movimenti antichi delle persone, ha mostrato la nostalgia, i ritmi e la ricchezza di un territorio. Gli stessi ingredienti che vibrano all’interno del Parmigiano.

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Trasporto forme di Parmigiano Reggiano
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Trasporto forme Parmigiano Reggiano marchiate
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Scorrendo le foto d’archivio del Consorzio, si pensa subito che a un amante della fotografia di paesaggio come Zavattini, queste fotografie di servizio, — che nascono per testimoniare l’affissione cartellonistica, ma che in realtà raccontano la vita di un territorio — sarebbero sicuramente piaciute.

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Posizionamento cartello "Zona di Produzione" Parmigiano Reggiano (Bibbiano)
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Posizionamento cartello "Zona di Produzione" Parmigiano Reggiano (Noceto)
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Ma il contatto tra Parmigiano Reggiano e il mondo della letteratura non è un caso isolato. Per avere un altro esempio basta spostarci nel 1300, nella novella numero III dell’VIII giornata del Decamerone di Boccaccio. In Calandrino e l’Elitropia, Boccaccio immagina un luogo fantastico, il paese di Bengodi, dove tutto è benessere, abbondanza e piacere.
E nel mezzo del paese, ecco che si erge una montagna interamente fatta di “Parmigiano grattugiato”.
Una storia curiosa, che ovviamente merita una lettura più approfondita, ma dimostra certamente la fama che circondava già al tempo il formaggio che sarebbe poi diventato il Parmigiano Reggiano.

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Nel 1944 è il turno di Alberto Savinio, pseudonimo di Andrea Francesco Alberto de Chirico. Un visionario, scrittore e pittore, ma spesso coperto dall’ombra ingombrante del fratello Giorgio de Chirico. Nel 1944, insomma, in alcune pagine di Ascolto il tuo cuore, città descrive il Parmigiano Reggiano come «un formaggio base. È nella famiglia dei formaggi ciò che il contrabbasso è nella famiglia degli strumenti a corda. Il Parmigiano è grave, robusto, fidato. La sua forma a ruota di camion attesta la solidità del suo sapore. È il Morgante Maggiore dei formaggi».

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Ma l’influenza letteraria di questo formaggio non termina qui. Alcuni dei più grandi scrittori internazionali hanno reso omaggio al Parmigiano Reggiano. Compare infatti nelle opere di Molière, Stevenson, Tolstoj. Mondi e realtà lontane fra loro, anche geograficamente, ma accomunate da un piccolo ingrediente. In un tempo in cui i viaggi erano complessi e lunghi, il successo delle esportazioni ci racconta bene come un formaggio, nato in un territorio così piccolo, contenga in sé tanta straordinarietà. La sua fortuna in contesti tanto diversi sta nella sua ragion d’essere: i monaci benedettini e cistercensi che lo idearono, erano alla ricerca di un formaggio capace di durare nel tempo. Così, grazie alle sue doti di conservazione, ha potuto affrontare fin dal Medioevo lunghissimi viaggi. La sua straordinarietà fu tale da stupire i dotti e la gente dei più semplici mestieri, da legarsi alla cultura quotidiana indipendentemente dal luogo. Che sia la Francia, l’Inghilterra, la Russia, o un paesino nella Bassa Padana.

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Rappresentare l'Italia

Nel Dopoguerra, questo successo diventa qualcosa di più. Il Parmigiano Reggiano diventa una delle immagini di un Paese in ripresa, sia a livello sociale, che economico.
Parla di un’industria dal volto pulito, di una tradizione identitaria e profonda, di un modo di fare le cose nuovo e antico insieme. Sono queste le qualità che lo rendono un’eccellenza perfetta per rappresentare l’Italia nel mondo, anche a livello istituzionale.

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Delegazione giapponese in visita presso un Caseificio consorziato (1976)
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Visita di un'operatrice di Singapore presso un magazzino di stagionatura di Parmigiano Reggiano (1977)
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L’archivio del Consorzio è come un piccolo archivio della vita politica italiana del Novecento. Scorrono i visi di presidenti del consiglio, senatori, ministri, onorevoli. Tutti immortalati mentre assaggiano una scaglia di Parmigiano Reggiano.

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Il Presidente del Consiglio Alcide de Gasperi allo Stand del Consorzio alla Fiera di Milano 1951
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Alcide De Gasperi in visita allo Stand del Consorzio alla Fiera di Milano (1951)
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Amintore Fanfani in visita allo Stand del Consorzio alla Fiera di Bologna 1953
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On. Bernardo Mattarella in visita allo Stand del Consorzio alla Fiera di Trieste 1956
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Il grande cinema

Negli anni del boom economico il Parmigiano Reggiano si è imposto come elemento di convivialità. Ha unito le persone, le istituzioni, e palati di tutti i tipi, che fossero di grandi chef o dei più semplici consumatori.
Queste caratteristiche lo hanno reso l’accompagnamento ideale nei locali della dolce vita. Tra cocktail, strette di mano, abiti d’alta moda, personaggi dello spettacolo e della cultura, ecco le scaglie di formaggio. Unendo i gusti di maestri del cinema come Federico Fellini, o di grandi attori come Ugo Tognazzi e Aldo Fabrizi.

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Il Presidente del Consorzio Gianpaolo Mora con Federico Fellini e Giulietta Masina (1977)
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Ugo Tognazzi assaggia il Parmigiano Reggiano (1977)
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Ma il Parmigiano non è soltanto un cibo da bancone, festa, bar e ristoranti. Non è il formaggio di un’élite. È un formaggio che fa concretamente parte della vita quotidiana di milioni di persone. Fa parte dei pasti di tutti i giorni, cercando di rendere speciale o vivo ogni momento. Nelle mani dei grandi e dei piccini, nella gioia di un pasto reso più goloso grazie ad un piccolo ingrediente. Esaltando i sapori, i momenti, e diventando davvero parte di un tessuto di ricordi famigliari, del tepore delle case.

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Lo sport

Ma il Parmigiano Reggiano è anche sport.
Il motivo? Ha una composizione ricca di proteine, le quali attraverso la maturazione si sono scomposte, rendendolo così perfetto per diventare il cibo di tutti gli sportivi. Facile da digerire, genuino, pieno di storia ma in fondo semplice.

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Partecipanti alla Maratona della Città di Roma 1999
Fotografie
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Il Consorzio sponsorizza partita del Modena Calcio (1976)
Gallerie immagini

Dagli anni Settanta, il Parmigiano Reggiano diventa così l’accompagnatore ufficiale della Nazionale di calcio nei Mondiali e non manca mai nelle trasferte della Nazionale di atletica leggera. A ogni edizione è lì, a fianco di giocatori e atleti, spronandoli con l’unica filosofia che conosce: cioè, che un sapore e un gusto straordinario sono il risultato di tanti piccoli gesti fatti con la più grande cura possibile. Ed è sempre lì che nel 2006, a Berlino, i giocatori con la maglia della nazionale, alla fine, hanno alzato la Coppa di Campioni del Mondo.

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Promotion 1972-1973-1974-1975
Fascicoli

Ma non c’è soltanto il calcio. Sono tanti gli sportivi e gli sport con cui Parmigiano Reggiano si è legato nel tempo: il ciclista Eddy Merck, i maratoneti Stefano Baldini e Gelindo Bordin, o il leggendario campione di tennis John McEnroe. E ha toccato, grazie alle sue qualità come alimento, anche un’altra arte: la danza. Per i suoi valori nutrizionali particolarmente bilanciati e delicati, il Parmigiano Reggiano è diventato parte della base dietetico-alimentare dei ballerini professionisti. Nel 1985, durante un tour in Italia, i ballerini e le ballerine della Marta Graham Dance Company dichiararono il loro amore per il Parmigiano Reggiano e vennero invitati e portati a visitare la fabbrica della Giglio Gruppo Lattiero Caseario di Reggio Emilia.

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Incontro tra grandi: Martha Graham Dance e Parmigiano-Reggiano (1985)
Rassegna stampa

Insomma, lo sport, la cultura, la scrittura, le favole e l’immaginazione. Gli avvenimenti mondani, le feste, il tempo, l’istituzione. Il cinema, gli Oscar, i registi. I tennisti. L’Italia, e un certo modo di fare le cose. I bambini, le case di tutti, e grandissimi chef. I rigori, le coppe, e la danza.
A volte ci chiediamo come facciamo a capire di aver fatto un buon formaggio. E quando vediamo che si è legato così profondamente alle vite delle persone, capiamo che era proprio così che volevamo fare il Parmigiano Reggiano.

Il Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano si è premurato di contattare tutti i detentori del copyright delle immagini utilizzate. Se rivendicate la proprietà di una qualsiasi delle immagini pubblicate e non siete stati correttamente identificati, vi preghiamo di contattarci e saremo lieti di fare un riconoscimento formale.

Raccontare un sogno

La comunicazione del Parmigiano Reggiano attraverso il tempo
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